La Pelle I: Struttura

Gli articoli di questa serie sono da intendersi come informativi per coloro che si interessano di cosmesi fai da te come hobby. Non sono pensati per studenti universitari e non contengono informazioni e consigli di carattere medico. L’obiettivo è solamente quello di dare alcune informazioni di base sulla struttura della pelle, capelli e unghie che possono risultare utili a chi sta imparando a formulare cosmetici.

Funzioni della pelle

La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo ed ha un ruolo fondamentale come barriera tra noi e l’ambiente, assicurando una protezione contro le aggressioni ambientali esterne. Inoltre, è coinvolta in processi di permeabilità alle sostanze, metabolismo, termoregolazione e ha ovviamente funzioni sensoriali.

La struttura della pelle

Ci sono due tipi principali di pelle umana: quella glabra e quella con bulbi piliferi. La pelle glabra si trova solamente sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi, mentre sul resto del corpo presenta sempre bulbi piliferi più o meno grandi.  

Schematic structure of the skin

La pelle consiste di diversi strati. Dallo strato più profondo alla superficie, abbiamo:

  • Ipoderma: è lo strato più profondo della nostra pelle e consiste di tessuto connettivo la cui funzione è proteggere e accumulare grasso.
  • Derma: il derma è uno strato spesso e permeabile di tessuto connettivo. Conferisce protezione meccanica al nostro organismo e qui si trovano anche vasi sanguigni, terminazioni nervose, ghiandole sebacee e sudoripare, e bulbi piliferi.
  • Epidermide: l’epidermide è lo strato superiore della nostra pelle ed è più sottile rispetto al derma, a cui è collegato tramite la giunzione dermo-epidermica. L’epidermide stessa è divisa in strati, che dal più profondo al più superficiale si chiamano:
    • Strato basale o strato germinativo: qui i cheratinociti, le cellule che costituiscono in maggior parte l’epidermide, vengono generati. I nuovi cheratinociti spingono quelli più vecchi verso gli strati superiori, dove vanno incontro a diverse trasformazioni.
    • Strato spinoso: qui i cheratinociti subiscono i primi cambiamenti e assumono un aspetto, appunto, spinoso per via dell’attaccamento di desmosomi sulla loro superficie.
    • Strato granuloso: qui troviamo dei granuli di un materiale chiamato cheratoialina.
    • Strato corneo: finalmente arriviamo allo strato più superficiale, quello che effettivamente possiamo vedere. Qui i cheratinociti sono molto diversi da quelli generati dallo strato basale: non hanno più nè nucleo nè organelli, sono appiattiti e sono pieni di cheratina. Vengono quindi descritti come corneociti. Queste cellule piene di cheratina a un certo punto si staccheranno dallo strato corneo dando origine a desquamazione e facendo posto ai corneociti che arrivano da sotto.

Altri tipi cellulari

L’epidermide non è fatta solo di cheratinociti. A questo livello troviamo anche altre cellule specializzate: i melanociti, le cellule di Merkel e le cellule di Langerhans.

I melanociti e la pigmentazione

Il componente che determina il colore della nostra pelle è il pigmento melanina, che è prodotto nei melanosomi, organelli che troviamo in cellule specializzate dette melanociti.

Le melanine sono in realtà dei polimeri di due tipi: feomelanina (giallo-rossa) ed eumelanina (marrone-nera). Le eumelanine sono quelle che determinano il colore della pelle. La differenza nel colore della pelle delle diverse etnie dipende proprio dalla quantità di melanina prodotta. Inoltre, come ben sappiamo, la produzione di melanina può essere stimolata da fattori ambientali e comportamentali, come l’esposizione al sole.

Cellule di Langerhans

Le cellule di Langerhans sono cellule dendritiche coinvolte principalmente nella risposta immunitaria: diventano cellule presentanti antigene durante le infezioni cutanee. 

Cellule di Merkel

Le cellule di Merkel sono coinvolte nella funzione sensoriale della nostra pelle. Hanno contatti sinaptici con i nervi somatosensoriali e funzionano da trasduttori meccanici, cioè convertono lo stimolo meccanico in segnali elettrici per il sistema nervoso periferico.

Ghiandole e bulbi piliferi

Ghiandole sudoripare eccrine

Le ghiandole sudoripare eccrine si trovano praticamente ovunque nel nostro corpo. Sono formate da un dotto che si estende dalla superficie fino in profondità nell’epidermide, dove si arrotola in una pallina. Le ghiandole secernono sudore, un liquido incolore che viene rilasciato sulla superficie della pelle. Le ghiandole sudoripare sono importanti nel controllo della temperatura del nostro corpo, siccome l’evaporazione del sudore ha l’effetto di abbassare la temperatura.

Il sudore consiste principalmente di elettroliti, urea e amino acidi.

Ghiandole sudoripare apocrine

Si trovano in determinati distretti del corpo, principalmente a livello ascellare, anale e genitale; secernono un sudore più viscoso rispetto alle ghiandole eccrine, che inizialmente è inodore, prima dell’intervento dei batteri.

Follicoli piliferi

I follicoli piliferi sono delle invaginazioni nell’epidermide. Sul fondo del follicolo si trova la matrice, che produce le cellule che poi andranno incontro a cheratinizzazione per formare il capello e vengono spinte verso l’alto.

Ciascun follicolo ha un ciclo di attività con una fase attiva (anagen) che può durare 1-3 anni, una fase di transizione (catagen) e una fase di riposo (telogen). In quest’ultima fase, la matrice non va più incontro a mitosi. La base del capello viene cheratinizzata e una volta che il follicolo ritorna attivo, viene spinta verso l’alto e il pelo o il capello cade (la struttura e il ciclo del capello verranno spiegati meglio in un articolo futuro a riguardo).

Ghiandole sebacee

Le ghiandole sebacee secernono sebo e sono spesso associate ai follicoli piliferi. Le cellule di queste ghiandole accumulano lipidi e a un certo punto si rompono, rilasciando il loro contenuto nel lume della ghiandola. Per questo motivo vengono chiamate olocrine.

Il sebo umano è composto da gliceridi, acidi grassi liberi, cere esterificate, squalene, esteri del colesterolo e colesterolo.

Tipo di pelle

Cos’è la pelle normale?

Non è facile avere una definizione universale di pelle normale. Una pelle considerata normale non è nè secca, nè grassa, nè patologica, ed è ancora giovane (priva di rughe). In pratica non richiede nessun trattamento se non la detersione.

Tipi di pelle

Classicamente, i tipi di pelle sono conosciuti come secca, grassa, mista e sensibile. Una caratterizzazione più approfondita dei tipi di pelle e di come possono coesistere nella stessa persona si può trovare nella classificazione secondo Baumann.

In questo approccio, otto caratteristiche della pelle sono confrontate a coppie per ottenere quattro parametri base, e la combinazione di questi quattro parametri dà origine a 16 tipi di pelle diversi.

I parametri analizzati dal sistema sono: secca vs. grassa, sensibile vs. resistente, pigmentata vs. non-pigmentata, con rughe vs. senza rughe.

Vi suggerisco di leggere direttamente l’articolo citato nei riferimenti sotto, qui elencherò solo brevemente i parametri:

  • Pelle secca: colorito spento, texture ruvida, desquamazione risultante dallo squilibrio nei componenti dello strato corneo che assicurano protezione e trattenimento dell’acqua (ceramidi/acidi grassi/colesterolo; fattore di idratazione cutanea, acquaporina-3)
  • Pelle grassa: caratterizzata da eccessiva produzione di sebo, può avere tendenza all’acne.
  • Pelle sensibile: predisposta a sviluppare condizioni come acne, rosacea e allergie.
  • Pelle resistente: dotata di strato corneo capace di proteggere la pelle da aggressioni esterne (meno sensibile però ai trattamenti)
  • Pelle pigmentata: caratterizzata da melasma, lentiggini, efelidi, iperpigmentazione post-infiammatoria.
  • Pelle rilassata: caratterizzata dalla presenza di rughe. L’invecchiamento cutaneo è parzialmente genetico (e inevitabile), parzialmente scatenato da fattori esterni tra cui l’esposizione ai raggi UV.

Riferimenti

McGrath and Uitto (2010). Anatomy and Organization of Human Skin. In Rook’s Textbook of Dermatology (eds Burns, Breathnach, Cox and Griffiths)

The Skin (1982), In Harry’s Cosmeticology (eds. Wilkinson and Moore)

Couturaud (2009) Biophysical Characteristics of the Skin in Relation to Race, Sex, Age, and Site. In Handbook of Cosmetic Science and Technology (eds. Paye, Barel, and Maibach)

Romani et al. (2010) Langerhans cells and more: langerin-expressing dendritic cell subsets in the skin, Immunological Reviews, 234, 120-141

Abraham and Mathew (2019), Merkel Cells: A Collective Review of Current Concepts, International Journal of Applied Basic Medical Research, 9(1), 9-13

Baumann (2008), Understanding and Treating Various Skin Types: The Baumann Skin Type Indicator, Dermatologic Clinics 26, 359-373

Advertisement

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Twitter picture

You are commenting using your Twitter account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s