Si possono vendere i cosmetici autoprodotti?

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Girovagando su internet e soprattutto su Instagram e Facebook mi imbatto continuamente in persone che palesemente vendono i propri cosmetici autoprodotti. E quasi sempre si tratta di persone senza la minima competenza nè tantomeno la qualifica per farlo. Del resto, chi è chimico o farmacista e avrebbe la qualifica, difficilmente lo fa (e se lo fa, si guarda bene dal renderlo palese) proprio per non perdere la qualifica: la pena per l’esercizio illegale della professione è la radiazione dall’albo.

Ho detto illegale? Sì, perchè la risposta alla domanda del titolo è NO, non si possono vendere i cosmetici autoprodotti, almeno in Europa. 

Per poter essere venduto legalmente, un prodotto cosmetico deve soddisfare tutti i requisiti dettati dal Regolamento Europeo 1223/2009. Questo include tutta una serie di cose, tra cui anche la produzione in locali a norma. Avere un locale “a norma” significa che l’autorità sanitaria locale deve averlo stabilito, e in particolare se volete farlo in Italia questa procedura può rivelarsi molto lunga. 

Come accennato, mi riferisco qui solamente alla vendita in Europa: negli stati extra europei la situazione è diversa perchè ovviamente cosmetici, farmaci e alimenti non sono più controllati dai Regolamenti Europei, ma da altre autorità (ad esempio dalla Food and Drug Administration, FDA, negli Stati Uniti). Si sa che l’Europa è quella con il regolamento più stringente in questi termini, motivo per cui se andate sull’Etsy americano vi può capitare di trovare prodotti cosmetici palesemente fatti in casa e messi tranquillamente in vendita. 

Tornando in Europa, questo non vuole essere un articolo per dirvi come fare a mettervi in regola per vendere i vostri cosmetici, quindi le informazioni che vi darò non saranno esaustive in questo senso. In questo articolo vorrei soltanto farvi capire perchè NON potete vendere i vostri cosmetici autoprodotti. Se intendete aprire il vostro brand, informatevi bene e magari fate un corso specifico per i “wannabe” imprenditori della cosmesi, come quelli offerti da Formula Botanica e School of Natural Skincare.

Se vi trovate in Italia, per produrre cosmetici e poterli vendere, dovete ad esempio:

  • Avere un laboratorio a norma: per averlo, dovrete superare tutta una serie di passaggi burocratici e avere l’idoneità dall’ASL di competenza, e il laboratorio e la sua attività devono essere notificati al Ministero della Salute
  • Avere la partita IVA
  • Avere un responsabile tecnico iscritto all’albo, se non potete farlo voi (cioè se non avete le qualifiche per iscrivervi all’albo dei chimici o dei farmacisti)

I requisiti sono gli stessi anche negli altri paesi Europei, quello che cambia è semplicemente che magari in Germania non c’è l’ASL ma un’altra autorità locale che viene a certificare il laboratorio, così come non c’è la partita IVA ma un altro sistema per i lavoratori indipendenti. Ma il succo è sempre quello. 

Per “saltare” il passaggio dell’ASL e tutte le spese e rotture di scatole che ne derivano, molti brand si affidano a laboratori che producono in conto terzi. 

Ma non finisce qui: anche se avete laboratorio in regola, partita IVA e responsabile tecnico, il vostro cosmetico deve adempire a tutte le norme del Regolamento Europeo e ad esempio deve:

  • Essere prodotto secondo Good Manufacturing Practice (GMP)
  • Avere il Product Information File (PIF), che contiene tutta una serie infinita di documenti, tra cui uno particolarmente importante: il safety assessment, un documento rilasciato da un laboratorio competente (che non siete voi, nella maggior parte dei casi) che attesta la sicurezza della formula. Ciò significa anche che ogni formula (anche formule identiche che differiscono solo per un ingrediente) va fatta testare. 

Una volta fatta tutta la documentazione, il prodotto in questione va notificato alla Commissione Europea, e la notifica deve contenere una serie di documenti con dichiarazioni e descrizioni del prodotto con una certa formalità. 

È anche interessante notare che le informazioni contenute nella notifica alla Commissione Europea non si riferiscono solo alla formula, ma al cosmetico nella sua interezza, incluso di etichetta e packaging. Ciò significa che l’autorizzazione alla vendita di un cosmetico si riferisce a quel cosmetico in quel preciso packaging con quella precisa etichetta. Se prendete un cosmetico autorizzato e gli cambiate l’etichetta o lo travasate in un altro contenitore, siete già fuori norma e non potete venderlo. 

Quindi, in sintesi, NON potete vendere i cosmetici autoprodotti. Nemmeno i saponi. 

Potete autoprodurre quanto volete: se fosse vietato, i fornitori di materie prime non potrebbero vendervi il materiale. Potete fare cosmetici per la vostra famiglia, così come quando preparate un dolce in casa lo offrite anche ai componenti della vostra famiglia. Ma non potete venderli, nemmeno se siete convinti di produrre cosmetici qualitativamente migliori rispetto a qualunque casa cosmetica. E nemmeno se siete chimici o farmacisti: il titolo di studio e/o l’iscrizione all’albo non bastano per avere l’autorizzazione a vendere e anzi, se siete iscritti all’albo e producete cosmetici in casa per poi venderli, rischiate la radiazione da esso. Ma questo lo sapete già benissimo, tant’è che chi vende è di solito gente che non ha questo tipo di formazione. 

Di solito la tentazione di vendere i cosmetici autoprodotti si manifesta quando si è presa un po’ di dimestichezza con l’autoproduzione: avete finalmente capito come si fa una crema, siete riusciti a farne un paio che vi piacciono, avete fatto provare i vostri prodotti ai componenti della vostra famiglia, che hanno apprezzato, e vi siete resi conto che autoprodurre una crema vi costa meno di un euro. Quindi, perchè non venderli? Perchè non potete farlo. Non avete il laboratorio a norma, non avete il safety assessment, non potete sapere come un “cliente” potrà reagire al vostro prodotto, di cui tra le altre cose non conoscete minimamente la stabilità microbiologica e il PAO. 

È esattamente la stessa cosa che accade con gli alimenti: se siete molto bravi a fare torte e biscotti, potete fare tutti quelli che volete a casa vostra, potete darli alla vostra famiglia, potete persino regalare un sacchettino di biscotti a un amico. Ma non potete venderli, perchè non li avete prodotti in un forno.

Siete alla ricerca di una fonte da cui imparare le basi di chimica che vi servono per autoprodurre – per scopo esclusivamente PERSONALE?

Riferimenti e link utili

EC Regulation 1223/2009

Lucy’s Soap Kitchen, Behind the scenes – what’s involved if you want to sell your handmade soaps & cosmetics?

Soap Making Magazine – How to sell your products legally

School of Natural Skincare – Selling homemade cosmetics: A guide to cosmetic product testing and safety assessments

Ecomundo, How to sell your cosmetic products online

Sono bio a modo mio, Come aprire un laboratorio per vendere i miei cosmetici fatti in casa

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