Le ultime settimane le ho passate sperimentando con emulsioni ed emulsionanti, perché la mia pelle ha deciso di cambiare le proprie esigenze e quindi sono alla ricerca di un nuovo tipo di prodotto adatto a me.
Ho sempre usato emulsioni a base di metilglucosio sesquistearato, ma ultimamente mi risultano un po‘ cerose, quindi mi sono messa alla ricerca di qualcosa di idratante e nutriente ma allo stesso tempo leggero. Mi piacciono gli idrogel e in particolare la mia ultima versione del tonico in gel, ma mi piacciono anche i fluidi e le creme, quindi… ho deciso di fare qualche tentativo con la lecitina e i suoi derivati.
Con il nome „lecitina“ in realtà si racchiude un gruppo di sostanze che troviamo naturalmente nel tuorlo d‘uovo, nei fagioli di soia, nell‘olio di colza e nell‘olio di girasole. Queste molecole sono anfifiliche: hanno una parte idrofila e una coda idrofoba. Questo significa che… sono tensioattivi! Ecco perché i grandi esperti di capelli lunghissimi e cura naturale dei capelli fanno talvolta lo shampoo con l’uovo: funziona perfettamente, perché la lecitina è un tensioattivo ed è in grado di lavare i capelli portandosi via lo sporco.
La lecitina consiste principalmente di glicerofosfolipidi, tra i quali il più presente è la fosfatidilcolina (PC)., La PC è in grado di formare liposomi, bilayer, micelle e strutture lamellari in soluzioni acquose. Come tutti gli altri tensioattivi, è in grado di interagire con acqua e oli e tenere insieme le fasi acquose ed oleose, agendo cioè da emulsionante.
Potete trovare la lecitina e i suoi derivati sotto diverse forme. Ad esempio, la lecitina di soia o di girasole si trova di solito in forma granulare e la trovate anche al supermercato, essendo utilizzata come integratore alimentare. È un granulato venduto in grossi barattoli e non costa molto. Ho pagato il mio barattolo da 500g intorno agli 8€.
Ma trovate anche derivati della lecitina un po’ più performanti e specifici per la formulazione cosmetica presso i fornitori di materie prime, come ad esempio la lisolecitina e la lecitina idrogenata (Phospholipon 80H). I tedeschi adorano il Phospholipon 80H, di conseguenza lo troverete principalmente presso i fornitori tedeschi (es. Dragonspice).
Che differenza c’è tra la lecitina granulare e il Phospholipon 80H? In pratica, la quantità di PC nel Phospholipon 80H è molto più alta rispetto alla lecitina „grezza“ in granuli, quindi per emulsionare una crema serve una percentuale minore di Phospholipon 80H rispetto alla lecitina granulare. Si tratta cioè di una sorta di PC purificata e a parte funzionare a meraviglia come emulsionante, non ha l’odore forte tipico della lecitina e le sue emulsioni sono stabili e mantengono una bella texture anche in presenza di diverse combinazioni di attivi (mentre le emulsioni fatte con la lecitina granulare tendono a diventare un po’ budinose se non addirittura a separarsi).
Dopo settimane di esperimenti, posso consigliarvi di usarli in questo modo:
Lecitina grezza (granulare): percentuale d’uso da 6 a 12%, usatela in fluidi e detergenti in crema molto semplici in cui non aggiungerete molti attivi idratanti nella fase a freddo.
Phospholipon 80H: percentuale d’uso da 0,5 a 3% insieme a sucrose stearate 0,5-1%; usatelo in creme e fluidi dove volete giocare di più con gli ingredienti funzionali.
Formule base con lecitina granulare
Linee guida generali
La lecitina granulare si inserisce nella fase acquosa. Vi consiglio di aggiungere gli ingredienti della fase acquosa nel seguente ordine: glicerina, gomma xantana (o altro gelificante – anche la gomma guar va bene), mescolare bene per disperdere il gelificante nella glicerina, poi aggiungete i granuli di lecitina e infine l‘acqua.
Mettete la fase acquosa a scaldare a bagnomaria mentre preparate la fase grassa.
Una volta che fase acquosa e fase grassa sono calde (e la fase grassa è completamente sciolta), frullate velocemente la fase acquosa con il minipimer per rompere i granuli di lecitina.
Per emulsionare, aggiungete la fase acquosa alla fase grassa mentre mescolate, poi frullate con il frullatore ad immersione. Da qui in poi procedete come nella procedura base per le creme.
Fluido con 4% grassi
A: Fase acquosa
%
Acqua
82,6
Glicerina
4
Gomma xanthana
0,4
Lecitina granulare
6
B: Fase grassa
%
Fattori di consistenza
1,5
Burri
1
Emollienti liquidi
3
C: cool down
%
Benzyl alcohol/dehydroacetic acid
0,5
Potassium sorbate 20% soluzione
1
Fluido con 15% grassi
A: Fase acquosa
%
Acqua
69,6
Glicerina
4
Gomma xanthana
0,4
Lecitina granulare
8
B: Fase grassa
%
Fattori di consistenza
1,5
Burri
1
Emollienti liquidi
14
C: cool down
%
Benzyl alcohol/dehydroacetic acid
0,5
Potassium sorbate 20% soluzione
1
Crema con 15% grassi
A: Fase acquosa
%
Acqua
66,1
Glicerina
4
Gomma xanthana
0,4
Lecitina granulare
10
B: Fase grassa
%
Fattori di consistenza
3
Burri
2
Emollienti liquidi
13
C: cool down
%
Benzyl alcohol/dehydroacetic acid
0,5
Potassium sorbate 20% soluzione
1
Crema con 28% grassi
Crema con 28% grassi
A: Fase acquosa
%
Acqua
51,1
Glicerina
4
Gomma xanthana
0,4
Lecitina granulare
12
B: Fase grassa
%
Fattori di consistenza
3
Burri
2
Emollienti liquidi
26
C: cool down
%
Benzyl alcohol/dehydroacetic acid
0,5
Potassium sorbate 20% soluzione
1
Fluido detergente con 5% grassi e 6,6% sostanza attiva lavante
Fluido detergente con 5% grassi e 6,6% sostanza attiva lavante
Come saprete se avete letto i miei articoli sulla nanotecnologia nei cosmetici, ritengo l’utilizzo dei liposomi nei cosmetici autoprodotti abbastanza inutile. Tuttavia, in questo caso sono utili dal punto di vista formulativo: come scritto più su, le emulsioni a base di lecitina granulare tendono ad assumere una consistenza budinosa e non più liscia quando si iniziano ad accumulare ingredienti funzionali. Tra gli ingredienti funzionali che causano questo effetto, ho notato che c‘è proprio l‘acido ialuronico. Ciò non succede usando i liposomi, che sono essenzialmente una miscela di PC (quindi compatibilissima con la lecitina) e un po’ – probabilmente pochissimo – acido ialuronico.
Altri attivi che vi consiglio di evitare sono urea e niacinamide.
Detergente viso (5% grassi, 6,6% sostanza attiva lavante)
A: Fase acquosa
%
Acqua
58,1
Glicerina
7
Gomma guar
0,4
Lecitina granulare
6
B: Fase grassa
%
Sucrose cocoate
4
Coco glucoside
8
Olio di colza
5
Estratto di Salix Nigra (Willow) Bark (10% acido salicilico)*
10
Benzyl alcohol/dehydroacetic acid
0,5
Potassium sorbate 20% soluzione
1
*Attenzione: questo non è acido salicilico puro. Quello che ho usato è l’ingrediente funzionale venduto come „acido salicilico“ da Aroma Zone. Ricordate che si tratta di un estratto di Salix nigra che a quanto dichiarano contiene 10% di acido salicilico.
Questa preparazione non necessita di riscaldamento. Preparate la fase acquosa e lasciatela da parte a temperatura ambiente per un po‘, per consentire ai granuli di lecitina di idratarsi. Poi frullate velocemente con il minipimer per rompere i granuli, e infine aggiungete il resto degli ingredienti e frullate di nuovo.
Con Phospholipon 80H
Crema viso (15% grassi)
Crema viso (15% grassi)
A: Fase acquosa
%
Acqua
64,6
Glicerina
4
Gomma xanthana
0,4
B: Fase grassa
%
Phospholipon 80H
3
Sucrose stearate
1
Alcol cetilico
1
Cetyl palmitato
2
Burro di karité
2
Tocopheryl acetato
1
Olio di vinacciolo
3,5
Squalano
1
Olio di argan
3,5
Olio di oliva
2
D: cool down (idrofoba)
%
Olio di canapa
2
E: cool down (idrofila)
%
Sodium lactate 60% soluzione
5
Urea
2
Sodium lactate/lactic acid buffer pH 4 (0,2 M, 0,1 M)