Avete capito bene: in questo articolo parleremo di un’attività che i nati dopo il 2000 probabilmente non hanno mai conosciuto: gli amici di penna.
Per chi non sa cosa siano, gli amici di penna sono persone che abitano lontane da voi e con cui scambiate lettere. Ho detto lettere? Sì, quelle cose che scrivete con carta e penna, ripiegate e infilate in una busta con un francobollo e poi in una buca delle lettere. Lettere.
È una cosa molto insolita da fare nel 2021, in un’epoca in cui abbiamo così tanti mezzi per comunicare istantaneamente con chiunque, ma posso dirvi che esiste un intero mondo nascosto di persone stanche del “qui ed ora” tipico della comunicazione nel XXI secolo e che ancora scambiano lettere con corrispondenti dall’altra parte del mondo (o anche nello stesso stato).
Ma come sono finita nel mondo degli amici di penna?
Un po’ di tempo fa ho scritto un articolo su come mi ero stancata dei social media (anche se solo in inglese, sorry). Forse l’avete letto, forse no, non mi interessa. In ogni caso, credo che tutto questo processo sia iniziato quando mi sono resa conto di non aver più tempo per fare nulla a causa del mio lavoro. Non solo non avevo molto tempo libero a disposizione per occuparmi dei miei bellissimi post su Instagram alla sera, ma a un certo punto non ero più in grado di prendere in mano il telefono per controllare i messaggi nemmeno durante le pause al lavoro. Questo è dovuto al fatto che il mio mestiere è “intellettualmente impegnativo” (lo definisco così), ovvero devo riuscire a rimanere concentrata il più a lungo possibile per capire e risolvere dei problemi, e distrarmi anche solo pochi minuti scrollando la home di Facebook o di Instagram, o anche solo intraprendendo una conversazione su Whatsapp durante le pause finiva per distruggere la mia giornata lavorativa. Che lo volessi o no, alla fine mi sono ritrovata totalmente distaccata dal mio telefono, che prendo in mano essenzialmente solo per rispondere a mia mamma e dirle che sono viva.
Questo distaccamento mi ha fatto capire quanto superficiale sia la comunicazione tramite i social e quanto sia inutile postare cose nella nostra “vetrina personale” per far vedere agli altri ciò che facciamo nella vita. Ma c’è di più: anche la messaggistica istantanea tramite Whatsapp o Telegram perde significato quando si tratta di mantenere viva un’amicizia. Scrivere su Whatsapp è qualcosa che facciamo sempre “on the go”, non ci sediamo mai al tavolo per dedicare un’oretta a scrivere a una certa persona, perchè molto probabilmente quella persona starà facendo i fatti suoi e risponderà quando avrà tempo più tardi. E se la persona si azzarda a leggere il messaggio senza rispondere immediatamente, quella spunta blu magari ci farà pure storcere il naso. Con alcuni dei miei contatti sono costretta ad aspettare appositamente a leggere il messaggio, se non posso rispondere subito (perché magari in quel momento potrei solo scrivere “sì” o “no” invece di dare una risposta adeguata), perchè so che la spunta blu è la minaccia principale alla nostra amicizia.
Il risultato è che siamo sempre di fretta nel rispondere ai messaggi e sentiamo anche l’obbligo di tenerli brevi, altrimenti siamo i weirdos che scrivono romanzi anzichè messaggi. Da tutto questo è difficile che ne scaturisca una conversazione che porti avanti il rapporto di amicizia, perché tutto è sempre ridotto al minimo.
Chiaramente, grazie al cielo che Whatsapp e Telegram esistono, altrimenti non potrei scrivere a mio marito che voglio anche una birra e le patatine all’ultimo minuto mentre è sulla via per il supermercato. Ciò a cui mi riferisco non è la comunicazione quotidiana, quella che deve essere istantanea e veloce, ma quella più profonda e la condivisione di pensieri con persone con cui momentaneamente non potete parlare di persona o al telefono.
È così che sono finita a chiedermi se qualcuno ha ancora amici di penna nel 2021. All’inizio mi sono chiesta più che altro se qualcuno avesse amici di penna “digitali”, ovvero scambiandosi email più che lettere. Quindi ho iniziato a cercare per curiosità comunità e siti su questo tema e il mondo del “penpalling” mi ha aperto le sue porte.
Ho scoperto che molte persone lo fanno ancora e a dire il vero la maggior parte preferisce ancora la corrispondenza cartacea rispetto alle email. Ma ci sono anche molte persone che si scambiano email, chiaramente.
La maggior parte delle persone che ho “incontrato” in questo mondo “penpallano” da secoli, ma ho letto da qualche parte che molte altre persone hanno iniziato ad interessarsi alla corrispondenza cartacea/via email dopo qualche mese di lockdown, dopo che le prime settimane/mesi di entusiasmo per i nuovi hobbies e il postaggio estremo di storie su Instagram hanno lasciato posto al vuoto totale.
Comunque, dopo aver scoperto che c’è ancora gente che scrive lettere ed email ho iniziato a cercare un pen pal anche io. Inizialmente ho cercato di trovare un pen pal in Italia perché non ho molte occasioni per scrivere nella mia lingua madre. Purtroppo sono riuscita a trovare solo un sito italiano dedicato agli amici di penna, dove però la stragrande maggioranza degli annunci sono di persone alla ricerca dell’anima gemella, per dirla in modo “romantico”. Sono stata comunque fortunata e ho trovato un paio di ragazze della mia età che cercavano specificamente amiche di penna su carta, e ora sono le mie amiche di penna italiane.
Quasi subito ho iniziato a cercare anche un ambiente più internazionale e ho scoperto che ci sono moltissime piattaforme in lingua inglese per trovare dei pen pals. Ci sono anche delle app per questo (dopotutto siamo sempre nel 2021!), ma io ho deciso di rimanere fedele a un solo sito, che trovo meraviglioso: il sito di Geek Girl Pen Pals. Il GGPP non è solamente un sito dove potete inserire i vostri dati e i vostri interessi “geek” e dove verrete “accoppiati” con un pen pal dagli interessi simili: è una bellissima comunità di persone con interessi simili e interessate al penpalling. Se vi piacciono i libri/film/serie tv fantasy, o gli anime, manga, fumetti, star wars, gaming o qualunque tipo di attività artistica, vi consiglio assolutamente di dare un’occhiata a questa community (che tra l’altro è perfettamente e squisitamente LGBT+ friendly).
Io sto ancora aspettando di essere “matchata” con la mia GG pen pal, ma nel frattempo tramite il loro server Discord ho trovato un paio di altre pen pals con cui posso corrispondere in tedesco o in inglese.
Ma cos’hanno di tanto speciale le lettere?
Innanzitutto, potete avere molti pen pals anche se siete personcine molto impegnate. Io lavoro in media 50 ore a settimana, a volte quasi 60. Mi alzo tutti i giorni alle 6 di mattina per fare sport, siccome è l’unico momento della giornata in cui ho speranza di farlo, e quando arrivo a casa dal lavoro alla sera ho solo una limitatissima ora o anche meno per fare altre cose. Spesso questa ora libera se ne vola via con le varie cose da fare in casa. È la maledizione dell’adulting. In tutto questo, come detto sopra, non c’è tempo per essere costantemente disponibile su Whatsapp.
Ma una lettera? Quando ricevo una lettera (o una email), spesso la leggo quasi immediatamente perchè sono curiosa, ma la persona che l’ha scritta non si aspetta che io scriva una risposta immediatamente, qui ed ora. Piuttosto si aspetta e vuole che io ci pensi su, aspetti di avere realmente un’oretta di tempo per sedermi alla scrivania, tirar fuori una bella carta, la mia penna da calligrafia (oh sì, scrivo le lettere con pennino e inchiostro!) e scriva una risposta appropriata e di una certa lunghezza. Non sarebbe proprio il massimo per loro ricevere una lettera immediatamente con scritte due righe sulla falsariga di “oh, tutto bellissimo! ciao!”
Quindi, anche se ho quattro o cinque persone a cui rispondere, posso – o meglio, DEVO – aspettare il weekend o una sera in cui ho effettivamente il tempo da dedicare a questa attività, un po’ come se fosse un hobby.
Questo vale anche per le email, non si limita alle lettere cartacee. Ovviamente, scrivere lettere con carta e penna, scegliere la carta, una bella penna e magari sfoggiare le vostre capacità nel lettering ha il suo fascino. In ogni caso, che scriviate lettere o email, siete più liberi di aprirvi e raccontare storie o pensieri senza pressioni in termini di tempo o lunghezza (quante volte pensiamo “starà scrivendo una bibbia?” ogni volta che qualcuno sta scrivendo da minuti su Whatsapp?).
E la sorpresa quando tornate a casa dopo 13 ore di lavoro e trovate una bella busta con il vostro indirizzo scritto a mano? Senza prezzo!
È una esperienza che consiglierei a chiunque, anche nel 2021. Potreste scoprire che avete molte più cose da dire di quanto pensate. E proprio come quando eravamo “obbligati” a farlo a scuola, non sottovalutate il valore che il penpalling può avere se lo fate in un’altra lingua: io parlo correntemente il tedesco, ma ho poche occasioni per scrivere lettere in tedesco “quotidiano” (se scrivo in tedesco è sempre per lavoro e in ambito di legge) e per me è una grossa sfida corrispondere con le mie pen pals tedesche!